Serata con Nicoletta Senco - L'ambiguità nell'arte -

GIOVEDI' 28 NOVEMBRE ore 21:00 - Palazzo Loda Calzaveglia   

Serata interna

GIOVEDI' 21 NOVEMBRE ore 21:00 - Palazzo Loda Calzaveglia   

Serata con Antonella Reverberi - PATAGONIA -

GIOVEDI' 14 NOVEMBRE ore 21:00 - Palazzo Loda Calzaveglia   

17 Maggio - Lucia Laura ESPOSTO

presso Palazzo Loda: speciale incontro con LuciaLaura Esposto - presidente del Circolo Fotografico Milanese

 Lucia Bullo 600  

La polvere della strada - Route 66 e sconfinamenti

L’America è un paese molto fotogenico, offre spunti ovunque: grandi metropoli congestionate dal traffico, bellezze naturali mozzafiato, paesaggi sconfinati, in cui lo sguardo spazia per cercare il punto d’incontro tra la terra e il cielo, e interminabili strade che attraversano i deserti, dove capita di percorrere miglia su miglia senza incrociare un altro veicolo.

E poi c’è la Route 66.

La Mother Road ricopre un ruolo speciale nel cuore degli Americani, e non solo: la sua fama ha varcato i confini e continua ad affascinare milioni di persone in tutto il mondo.

È stata, ed è ancora, il simbolo dell’American Dream, del desiderio di inseguire il proprio sogno, di partire all’avventura con la speranza di incontrare un futuro migliore.

Lungo la strada le tracce del passato mi fanno fantasticare: distributori di benzina in disuso, veicoli

abbandonati ricoperti di ruggine, motel le cui stanze potrebbero raccontare storie di amore, di odio, di speranza, di sogni interrotti per fare spazio a nuovi sogni, in attesa dopo la prossima curva.

E spesso percorro centinaia e centinaia di miglia “perdendomi” verso direzioni impreviste: seguo la strada senza cercare cose da vedere, sono loro che trovano me!

Non so spiegare perché la polvere della strada mi affascini così tanto, ma quando mi trovo lì, sto bene e so che quello che voglio è scoprire nuovi luoghi, conoscere e capire nuova gente, incrociare sguardi che, per un attimo, entrano a fare parte della mia vita.

E allora do alla mia macchina fotografica il compito di riportare le mie emozioni, e se con questa selezione di immagini sarò riuscita a trasmetterne anche solo una piccola parte, avrò raggiunto il mio scopo.

LUCIA LAURA ESPOSTO

In genere, quando si scrive qualcosa su sé stessi, si inizia sempre con: “Sono nato a,eccetera, eccetera”.

Ecco, anch’io sono nata, e su questo non c’è alcun dubbio, anzi, mi è capitato più volte anche di rinascere. Ho iniziato a fotografare giovanissima, fulminata dalle immagini di Berengo Gardin, per il quale nutro grande affetto e ammirazione. Per fotografare ho sempre usato Canon, fin dai tempi della fotografia analogica, recentemente sono passata al sistema mirrorless, utilizzo una Leica Q e una Sony A9, prediligo le ottiche grandangolari.

Ho sempre avuto uno spiccato interesse per il reportage, mi piace assai fotografare la gente,quella che incontro per strada. Ho iniziato da qualche anno ad appassionarmi alla fotografia di paesaggio, in cui sia comunque presente il “passaggio” dell’uomo.

Anni fa, a un corso aziendale, mi fu chiesto di descrivere me stessa come se fossi un

prodotto da vendere, io mi paragonai a una caramella. Avete presente quelle caramelle che,

quando le mettete in bocca, sembrano dure come biglie, soprattutto se soffrite di denti sensibili?

Però, una volta superata la prima barriera, si sciolgono rivelando un cuore morbido e dolce?

Ecco, io sono così, “caramella Lucia, la dura dal cuore tenero”: voglio conquistare il mondo, e poi

mi commuovo fino alle lacrime guardando il cielo diventare rosa al sorgere di un nuovo giorno.

Che altro aggiungere su di me? Mi piace il mondo con tutte le sue contraddizioni, mi piace la gente e condivido la mia casa con un cane di nome Bullo.

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